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Segnalazioni

 

ex seminario - osservazioni al protocollo d'intesa: 18/04/2012

 
le 25 “osservazioni” del PD al "progetto" del sindaco
proposte protocollate in Comune il 17 02 2012
 
1 - valutazioni generali:
Si evidenzia che la superficie utile effettiva a destinazione commerciale, prevista dal Protocollo d’intesa, è superiore ai 33.200 mq, contraddicendo dunque, l’impegno preso pubblicamente dal Sindaco, di non aumentare ulteriormente il commerciale oltre a quanto attualmente previsto dal Piano Regolatore per l’area PPE 40 e PR 39.
Infatti, ai 33.200 mq Su del centro commerciale, va aggiunto la superficie commerciale prevista all’interno del palazzetto dello sport (Forum Hall), che facendo il paragone con il Playhall di Riccione, potremmo quantificare  in circa 3.000 mq di Su.
A questi, va aggiunto la possibilità dei privati di trasformare in commerciale il 20% della Su del residenziale (mq 74.395 mq Su); possibilità che comporta un potenziale di ulteriori 14.879 mq di Su di commerciale.
A seguito di ciò, il totale di superficie utile con destinazione commerciale prevista dall’Accordo di programma, è potenzialmente di circa 51.079 mq; ben 17.879 mq in più rispetto quanto si era impegnata l’Amministrazione Comunale.
Si chiede che la superficie utile di commerciale per l’intero ambito non superi complessivamente i 33.200 mq e che dunque, le superfici commerciali occultate nel palazzetto dello sport (Forum hall) e nel residenziale, siano detratte e non aggiunte ai 33.200 mq.
 
2 - valutazioni generali:
In assenza, nell’attività dell’Amministrazione, di un’analisi economica che quantifichi l’incremento di valore delle superfici utili interessate dal cambio  destinazione d’uso,  non è possibile quantificare i benefici economici concessi ai privati e di conseguenza  valutare la congruità dei benefici pubblici.
Si chiede che l’Amministrazione esegua un’opportuna e puntuale analisi economica sui cambi di destinazione d’uso concessi ai privati, prima di proseguire con l’iter  procedurale di approvazione dell’Accordo di Programma.
 
3 - valutazioni generali:
Dalla lettura della reazione alla Proposta preliminare e del Protocollo d’intesa, emerge  che a fronte di un dettagliato rapporto sul futuro dimensionamento dei cambi di destinazione d’uso, non si approfondisce, in egual misura, i tempi e le modalità di demolizione dell’ex seminario. Allo stato attuale dei documenti, la cittadinanza potrebbe vedersi costruire il centro commerciale, mentre l’ex seminario, nonostante il beneficio economico concesso ai privati con il cambio di destinazione d’uso,  potrebbe continuare ad essere per un tempo indefinito, fonte di degrado urbano e sociale. Si chiede che la demolizione del seminario sia vincolata all’attuazione del primo intervento edilizio privato, previsto entro il perimetro unitario.
4 - valutazioni generali:
Auspicando che nell’attuale Protocollo d’intesa e nel futuro Accordo di Programma, l’equilibrio tra gli utili concessi al privato dall’Amministrazione e i benefici ricevuti dal Comune, si basi sui valori del mercato edilizio; si  evidenzia,  che attualmente  il valore degli immobili privati ha raggiunto uno dei limiti più bassi della sua storia,  condizionando di conseguenza, a favore del privato il suddetto equilibrio. In altre parole allo stato attuale, a parità di benefici pubblici ottenuti, potremmo concedere al privato più metri di superficie utili rispetto alla  data di realizzazione degli interventi edilizi.
Si chiede che l’Accordo di programma preveda che i benefici pubblici, quantificati in valore economico, vengano economicamente attualizzati al momento di realizzazione degli interventi edilizi privati.
 
5 - sistema della mobilità (viabilità, trasporto pubblico, parcheggi, percorsi ciclopedonali):
si esprime forte preoccupazione per le possibili ricadute  negative per la frazione di San Domenico a seguito dell’accesso al centro commerciale tramite una nuova rotonda stradale all’incrocio tra le vie S. Domenico e Monte Grappa. Tale accesso che attrarrebbe il traffico proveniente dai comuni prossimi a Selvazzano e che, in assenza di un’analisi dei flussi viari, possiamo stimare in base all’estensione dei parcheggi, che esso possa venire usato da un quarto dei visitatori  del centro commerciale. Si chiede pertanto che l’accesso veicolare al centro commerciale avvenga esclusivamente dalla bretella Boston/Grap.
 
6 - sistema della mobilità (viabilità, trasporto pubblico, parcheggi, percorsi ciclopedonali):
per ridurre in parte l’impatto economico che il centro commerciale avrà sui negozi delle vie S. Giuseppe e Padova e che inevitabilmente si ripercuoterà sulla vitalità  dei centri delle frazioni di San Domenico e Tencarola, si chiede che al centro commerciale si acceda con gli autoveicoli esclusivamente dalla bretella Boston, impedendo qualsiasi  accesso carrabile  dalla viabilità locale, e privilegiando invece gli accessi pedonali e ciclabili dalle frazioni.
 
7 - sistema della mobilità (viabilità, trasporto pubblico, parcheggi, percorsi ciclopedonali):
pur apprezzando la volontà di intervenire sulla via sommitale all’argine destro, per consentire una migliore relazione tra il verde pubblico del “Piano” e il Bacchiglione, e di destinare via S. Antonio esclusivamente al traffico delle abitazioni fronte strada, si fa notare che via S. Antonio  ricade sotto la parrocchia di Tencarola e che di conseguenza i suoi residenti hanno la necessità di raggiungere la propria parrocchia evitando giri viziosi.
 
8 - risorse naturali (ambientali, paesaggistici, naturalistici):
La cessione onerosa da parte dei privati dei terreni collocati in golena si ritiene non vantaggiosa  e prioritaria per il Comune, per: le  caratteristiche dell’area, i costi per il Comune per la concessione della parte di proprietà demaniale,  i costi di 360.130 euro per la sistemazione dell’area (in cessione e demaniale), l’inutilità di un utilizzo a solarium, l’impossibilità di una balneazione estiva.  Si chiede che tutto il verde pubblico, sia reperito all’interno del perimetro unitario individuato dal PRG e che si rinunci all’acquisizione della golena per utilizzare le risorse liberate, all’acquisizione di ulteriore verde pubblico entro il suddetto perimetro.
 
9 - risorse naturali (ambientali, paesaggistici, naturalistici):
Si esprime la contrarietà alla sensibile riduzione di verde pubblico, previsto dall’attuale “piano”, rispetto l’ipotesi di tre anni fa. Il verde pubblico, passa da circa 110mila mq, comprensivi degli standard e del parco metropolitano (60mila mq),  agli attuali 41.679 mq di verde, comprensivi di standard. Una riduzione di circa 69mila mq, a fronte di una superficie utile di 133mila mq di edificato. Una scelta in pieno contrasto con il principio di  Sviluppo sostenibileespresso dal Documento preliminare del PAT, approvato dall’attuale Giunta Comunale: “la crescita della comunità di Selvazzano”, deve avvenire, “senza pregiudicare alle future generazioni di perdurare nello sviluppo preservando la qualità del patrimonio e delle riserve naturali”. Si chiede, che il Comune nella riqualificazione dell’area, assuma l’obbiettivo di aumentare sensibilmente la superficie a verde pubblico, entro il perimetro unitario individuato dal PRG; attuando da prima il raggiungimento di un equilibrio economico tra incremento dell’utile concesso al privato e benefici pubblici; e successivamente, trasformando parte dei benefici pubblici, nell’acquisizione di verde pubblico entro il perimetro.
 
10 - risorse naturali (ambientali, paesaggistici, naturalistici):
Si evidenzia che l’area residenziale di “progetto” posta lungo via S. Antonio, è interessata da una zona di rispetto per la presenza di una linea d’alta tensione. Per la tutela della salute dei possibili abitanti, si chiede che l’area lungo via S. Antonio non sia edificata o in alternativa che il costo per la messa in sicurezza della linea d’alta tensione, sia totalmente a carico del soggetto attuatore eche non possa formare oggetto di scomputo ad alcun titolo.
 
11 - risorse naturali (ambientali, paesaggistici, naturalistici):
Al fine di contrastare l’inutile consumo di suolo, e preservarela qualità di vita della comunità di Selvazzano, si chiede che l’Amministrazione si impegni prioritariamente ha ridurre la superficie utile di edificato proposta nell’attuale “Piano”, a favore di un sostanziale incremento del verde pubblico. Operando  inizialmente tramite il raggiungimento di un equo rapporto tra benefici pubblici e diritti e guadagni privati e in secondo luogo, nell’acquisizione di ulteriori metri quadri di verde pubblico, utilizzando le risorse risparmiate rinunciando alla realizzazione di inutili e altrettanto non prioritarie opere pubbliche, come la golena e la passerella sul Bacchiglione.  Una volta esercitate entrambe le precedenti iniziative, si può procedere ad un’ulteriore riduzione della volumetria edilizia presente nel Piano, utilizzando il credito edilizio. Prevedendo dunque, la “permuta” tra aree edificabili nel Piano di proprietà privata, con equivalenti aree edificabili presenti nei singoli perequati, che per effetto della vigenti norme urbanistiche devono essere cedute al Comune. Quest’ultima azione, potrebbe essere inoltre da volano all’attivazione dei singoli perequati.
 
12 - risorse naturali (ambientali, paesaggistici, naturalistici):
Per una maggiore qualità urbanistica ed ambientale del “Piano” si ritiene eccessiva la superficie utile di  residenziale concessa ai privati. In base a nostri approssimativi calcoli economici, eseguiti sulla base della “Valutazione degli aspetti economici del progetto” del  Prof. Arch. Stefano Stanghellini, si chiede la riduzione della Su residenziale di almeno 50.000 mq, e che tale riduzione, interessi prioritariamente i  18.095 mq di Su a residenziale “residua”, concessa in perequazione, e la Su residenziale prevista lungo via S.Antonio.
 
13 - valutazioni generali:
Per una corretta pianificazione urbanistica del territorio, che non deve piegarsi agli interessi economici dei singoli privati, si chiede che la superficie utile a direzionale posta nelle vicinanze della bretella Boston/Grap non sia possibile trasformare in superficie residenziale.
 
14 - valutazioni generali:
Si fa notare, l’incongruità tra la possibilità di trasformare in residenziale il direzionale posto a sud dell’area, e le caratteristiche specifiche del sito: isolamento dal tessuto residenziale circostante, posizionamento tra il centro commerciale, il depuratore, la bretella boston e il suo raccordo. Si chiede, che sia eliminata la possibilità di trasformare il direzionale previsto, in residenziale.
 
15 - opere pubbliche (Forum Hall, strutture scolastiche):
In merito alla cessione dei privati di un’area da adibire alla successiva realizzazione di un liceo, da parte dell’Ente preposto, si chiede che l’Amministrazione comunale, prima di proseguire con la definizione  dell’Accordo di programma, verifichi e formalizzi con la Provincia di Padova la programmazione e l’impegno di realizzare un Liceo nell’area.
 
16 -risorse naturali (ambientali, paesaggistici, naturalistici)
Considerando quanto riportato nel documento preliminare al Pat, approvato dalla Giunta Comunale nel 2010: “Il Bacchiglione da forte elemento di relazione è diventato presenza marginale stretta all’interno dei caseggiati. Ciò nonostante conserva le potenzialità per ritornare al centro di un rinnovato assetto territoriale del comune” …“Il fiume deve ritornare al centro della vita selvazzanese, deve diventare un affaccio urbano lungo il quale sviluppare e mettere a sistema il verde urbano e gli spazi ricreativi”, si ritiene che l’area dell’ex seminario/ppe40, sia da considerarsi un nodo strategico per ridefinire il rapporto tra la città e il Bacchiglione.  
L’occasione di intervenire sull’area dell’ex seminario e la presenza ai suoi margini del Fiume, degli impianti sportivi Ceron, del cento storico di Tencarola, del parco della golena Sabbionari e di alcune  importanti attività alberghiere e di ristorazione, dovrebbe dare l’opportunità all’Amministrazione di interpretare la riqualificazione urbana, tema del Protocollo d’intesa, come  “porta di accesso” al “parco lineare” del Bacchiglione,
In tale ottica,  liquidare il tutto, come previsto dall’attuale Protocollo e relativa Relazione, con una spiaggia per prendere il sole e con un pontile per le barche è a dir poco insufficiente e risibile. Si chiede, che l’amministrazione perseveri i principi espressi nel Documento preliminare al PAT, riducendo ad ogni costo la superfici edificabili nell’area del seminario e ampliando la superficie del verde pubblico.
 
17 - risorse naturali (ambientali, paesaggistici, naturalistici):
Considerando quanto riportato nel documento preliminare al Pat, approvato dalla Giunta Comunale nel 2010: “individuare interventi rivolti al ripristino della continuità ambientalee alla riduzione degli effetti barriera prodotti dall’abitato e dall’arrivo delle nuove infrastrutture”, e dunque, per una maggiore penetrabilità e continuità del sistema ambientale del Bacchiglione, all’interno dell’organizzazione urbana dell’ex seminario, si chiede l’aumento sostanziale del verde pubblico, l’inedificabilità intorno a casa Maggiolo, l’eliminazione del restringimento del verde pubblico tra  il “parco dell’argine” e il “parco centrale”.
 
18 - opere pubbliche (Forum Hall, strutture scolastiche):
Da ormai qualche anno, assistiamo al continuo deperimento del cento di Tencarola: i negozi di vicinato vengono sostituiti da sportelli bancari e agenzie immobiliari, hanno chiuso il fornaio e la rivendita di pane. Con il trasloco dell’Ulss e dei centri medici privati per la riabilitazione e la diagnostica, i bar hanno risentito di un calo degli avventori. In questo scenario, le aperture del centro commerciale Ten e dei futuri centri commerciali, così come il degrado in cui versa l’ex scuola Baracca, accelerano ulteriormente la “morte” del cuore della frazione.
Per  contrastare il degrado del centro di Tencarola, a fronte di scarse risorse economiche del Comune, si chiede che parte dei benefici economici ottenuti dalla trasformazione dell’ex seminario, siano investiti per riqualificare il centro di Tencarola ed in particolare, le ex sedi dell’Ulss e dell’Iride.
 
19 - opere pubbliche (Forum Hall, strutture scolastiche):
Si fa notare che la collocazione del  nuovo palazzetto dello sport, ed in particolare nelle occasioni di  eventi musicali, è incompatibile con le esigenze di tranquillità e sicurezza della vicina residenza. Incompatibilità che aumenterebbe se vi fosse una platea esterna così come attualmente disegnato.
 
20 - opere pubbliche (Forum Hall, strutture scolastiche):
il Comune di Selvazzano sta attualmente pagando mutui di opere realizzate nel passato, e addirittura risalenti agli anni ’70. Sta pagando i mutui di circa tre milioni di euro per la bretella Boston e prossimamente dovrà pagare i mutui per la realizzazione dei campi in erba sintetica e per l’impianto natatorio. Una situazione che graverà  negativamente sulla futura disponibilità economica dell’ente, il quale, corre il rischio di non poter più far fronte hai bisogni dei cittadini. Parallelamente, in ogni nostra frazione c’è la necessità di investire in opere pubbliche che migliorino la qualità urbana e la dotazione di servizi; solo per fare un esempio:  l’ex sede Ulss-Iride di Tencarola, l’area degli aquiloni a S. Domenico, l’ampliamento degli impianti sportivi Ceron acquisendo l’adiacente area non edificata,  le piazze del comparto centrale del capoluogo, il tombinamento del fosso lungo via Euganea, le opere per evitare l’allagamento di Caselle, gli incroci stradali di via Pelosa-Tre Ponti, l’attuale accesso alla sede dell’Ulss, ecc.. Per far fronte alla realizzazione di parte di tali opere, senza gravare sulle casse comunali, si chiede che i benefici economici  ottenuti dal Comune dalla riqualificazione dell’ex seminario-ppe40,  ricadano nelle frazioni.
 
21 - opere pubbliche (Forum Hall, strutture scolastiche):
In merito alla realizzazione del ponte ciclopedonale sul Bacchiglione, da realizzarsi con ogni probabilità in coincidenza degli impianti sportivi Ceron, valutando il costo, la distanza di soli 200metri dal ponte di Tencarola, che tale distanza non è significativa nell’economia del tragitto per raggiungere Tencarola e Caselle, che è improbabile un suo utilizzo nel collegare il Ceron con il futuro impianto natatorio di viale della Repubblica, non lo si ritiene strategico per i cittadini di Selvazzano. Si chiede che il ponte ciclo-pedonale non sia realizzato.
 
 22 - opere pubbliche (Forum Hall, strutture scolastiche):
Considerando che a differenza dell’impianto natatorio, promesso da anni ai cittadini, il proposto palazzetto dello sport per 3000-5000 visitatori, non avrà un analogo utilizzo da parte della cittadinanza, e considerando che a differenza della piscina, i maggiori benefici gli otterrebbero la realtà turistica di Abano e l’adiacente centro commerciale, si chiede che non venga realizzato e che le sue modalità  di finanziamento e gestione siano applicate all’impianto natatorio, al fine di non gravare sulle casse comunali.
 
23 - valutazioni generali:
Sebbene, a differenza delle indicazioni trascritte nel Protocollo d’intesa, si ritengano le planimetrie progettuali presentate, solo indicative di come l’area possa essere organizzata urbanisticamente, si coglie l’occasione per  rilevare che il progetto urbanistico sottostima l’importanza dell’asse di via S. Domenico nel favorire e strutturare il rapporto tra il centro della frazione e i suoi servizi e l’ex seminario-ppe40. Si chiede che sia data progettualmente una maggior rilevanza al ruolo di via S. Domenico, rispetto il secondario asse di via Sorarolo.
 
24 - opere pubbliche (Forum Hall, strutture scolastiche):
Preoccupa la collocazione della scuola media e della materna/nido, poste lungo via Monte Grappa, strada di interesse sovracomunale, interessata da un significativo flusso veicolare, tendente ad incrementarsi ulteriormente per la presenza del centro commerciale. Si ricorda che l’attuale Amministrazione per un’analoga preoccupazione in merito alla collocazione di una scola materna-nido in Viale della Repubblica, contesto senz’altro più tranquillo, ha motivato lo spostamento della struttura.
Inoltre, si evidenzia che la superficie dell’area da destinare all’edificio del liceo (7-8 sezioni) non rispetta gli standard minimi previsti dalle normative vigenti. Va posta inoltre chiarezza sull’utilizzo del verde pubblico del Campus. Per garantire la sicurezza e la sorveglianza degli studenti liceali durante l’orario scolastico, è improbabile l’uso promiscuo dell’area verde del campus da parte degli stessi e dei cittadini. Non si comprende dunque, se il “parco centrale” sia da considerarsi verde pubblico a tutti gli effetti o se rientra  nella pertinenza del liceo.
Preoccupa inoltre la vicinanza del polo scolastico al centro commerciale, inevitabile fonte di distrazione e di pericolo per gli alunni, con il rischio che i genitori non iscrivano i propri figli alle scuole.
 
25 - valutazioni generali - opere pubbliche (Forum Hall, strutture scolastiche):
Valutazioni generali:
Per l’ex seminario va data una soluzione:
1) per eliminare  l’attuale degrado;
2) che trovi un giusto rapporto tra guadagno privato e benefici pubblici;
3) tuteli e valorizzi l’ambiente.
 
Opere pubbliche:
Tra i  benefici per il Comune è prevista una scuola media da realizzare nell’area ex seminario.
Dalla lettura del protocollo di intesa sottoscritto dal Sindaco si legge che il privato (la società Trifoglio)  ai fini dell’approvazione dell’accordo dovrà realizzare a suo carico una scuola media di 4 sezioni, comprensiva di arredi e allestimenti.
A questo punto sorge spontanea la domanda sul futuro della scuola media di Selvazzano, in via Cesarotti, che consta di tre sezioni.  Saranno queste sezioni trasferite presso la nuova scuola nell’area ex seminario  e conseguentemente l’attuale scuola di Selvazzano sarà chiusa, oppure la nuova scuola sarà utilizzata solo in parte per mantenere aperta anche quella di via Cesarotti?  
Sino ad oggi, dai documenti ufficiali, il tema non è stato affrontato dall’Amministrazione.
Delle politiche scolastiche dell’amministrazione sappiamo invece che ha istituito, con delibera di Giunta Comunale dello scorso 14 dicembre, due istituti comprensivi: il primo di Tencarola/Caselle e il secondo di Selvazzano/San Domenico/Saccolongo.
Conseguentemente il nuovo istituto comprensivo di Selvazzano/San Domenico/Saccolongo, con riferimento solo alla zona geografica Selvazzano/San Domenico avrà a disposizione due scuole medie (la nuova presso l’ex seminario e quella di Selvazzano capoluogo) per un totale di 7 sezioni.
Ma ci saranno studenti a sufficienza per rendere operative ed ottimizzare i costi per  tutte e due le scuole?