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Segnalazioni

 

Selvazzano - piscina: 05/11/2021

 
Piscina: la sindaca faccia il punto!
comunicato stampa del 03/11/2021 a firma di A. Santamaria segretario PD Selvazzano D.
In coda al comunicato le risposte alle maggiori preoccupazioni sull'impianto natatorio ottenute durante l'incontro richiesto.
 
“Cosa succederà alla piscina?” è quanto sempre più spesso ci sentiamo chiedere dai cittadini preoccupati per la sospensione del cantiere dell’impianto natatorio. E chi non si preoccuperebbe: per le calende greche che potrebbero passare prima di vedere conclusa la più importante opera pubblica di Selvazzano; per le fideiussioni in parte inesigibili; per gli operai non pagati dalla ditta appaltatrice; per l’attuale sicurezza del cantiere; per l’aumento dei costi che si sommeranno agli otto milioni attualmente impegnati, una cifra che di fatto già oggi blocca ogni altra concreta progettualità per la nostra Città.
 
Domande e preoccupazioni che si rincorrono anche sulle frequentate pagine social di Selvazzano e che non trovano risposte nel silenzio dell’amministrazione comunale, la quale, fino poco tempo fa, inondava le pagine Facebook di comunicati e con toni trionfalistici ed auto celebrativi pubblicava filmati esaltanti il buon avanzamento dei lavori.
 
Proprio a fronte della totale mancanza di notizie inerenti al futuro di questa struttura sportiva, allo scopo di dare le doverose risposte ai cittadini, abbiamo richiesto alla Sindaca di informare la Conferenza dei capi gruppo sulle difficoltà riguardanti l’impianto natatorio; informazioni di cui renderemo partecipi i Selvazzanesi.
 
Una richiesta che si affianca a quella da noi presentata appena una settimana fa, in merito ad un ulteriore nodo giunto al pettine, l’onerosa sentenza del Tar che vede per il momento soccombente Selvazzano nella causa contro Padova-BusItalia.
 
 
03 novembre 2021
 
Antonio Santamaria
segretario PD Selvazzano D.
 
 
 
A seguito delle informazioni che abbiamo ricevuto dall’Amministrazione durante la Conferenza dei capigruppo, tenutasi l’ 8 novembre u. s., rispondiamo alle più comuni domande che gran parte dei cittadini si pongono sull’impianto natatorio. Ovviamente, la questione è molto più complicata e ricca di dettagli e situazioni procedurali, rispetto alla semplificazione delle nostre risposte, ma ci auguriamo di esservi utili a fare chiarezza sul futuro di un’opera che comunque ci preoccupa.
 
Quando ripartiranno i lavori?
Attualmente non è possibile supporre delle date, si deve prima: procedere al recupero delle fideiussioni e delle penali; in base ai lavori già eseguiti modificare il capitolato di progetto; decidere se rivolgersi alle ditte in graduatoria della gara d’appalto (rispettando le condizioni del bando iniziale) o procedere con un nuovo bando.
 
Ci sono i soldi per finire la piscina?
Sì, il Comune ha stipulato un mutuo di 8milioni che sono entrati nelle casse comunali. Da questi 8milioni vanno tolte le spese sostenute per la progettazione, gli anticipi erogati per legge all’appaltatore e l’ammontare dei lavori eseguiti (in merito a quest'ultima voce, la verifica dello stato di consistentza ha accertato che l'appaltatore avanza per i lavori eseguiti fino ad ora, c.a. 257mila euro). La rimanenza è nelle casse comunali ed è vincolata per l’impianto natatorio.
Va comunque tenuto presente che attualmente non vi è stata ancora la riscossione delle fideiussioni e che probabilmente il costo dell’opera subirà degli aumenti a seguito dell’andamento dei costi delle materie prime.
 
Gli operai devono essere ancora pagati?
No, sono stati recentemente pagati dall’appaltatore.
 
Cosa coprono le fideiussioni?
Garantiscono l’ammontare degli anticipi erogati dal Comune all’appaltatore e le eventuali penali. Per legge all’appaltatore, a inizio lavori, si versa il 20% del costo dell’opera (garantito da una prima fideiussione di circa 930mila euro), percentuale che successivamente i decreti semplificazione, emanati dal Governo nazionale, hanno innalzato al 30%; di questo aumento del 10% all’appaltatore è stato riconosciuto circa il 7% (garantito da una seconda fideiussione di 390mila euro). Dunque, all’appaltatore è stato anticipato circa il 27% del costo dell’opera.  
 
Ma nessuno ha controllato la fideiussione di 390mila euro che non è coperta?
La fideiussione che risulta irregolare, al momento che è stata consegnata al Comune era valida, dopo una decina di giorni, l’ente nazionale preposto ha revocato alla società l’abilitazione ad erogare le fideiussioni e dopo circa un mese la società ha cessato l’attività.
 
Di chi è l’attuale responsabilità della sicurezza del cantiere?
Attualmente è dell’appaltatore, di conseguenza il Comune gli notifica ogni carenza riscontrabile.
 
Chi è l’appaltatore?
il contratto d’appalto è stato stipulato con il Consorzio stabile Alveare Network (ora Consorzio stabile Build Scarl) che è tutt’ora operativo è che sembrerebbe non avere problemi. A fallire è stato l’esecutore dell’opera, Eletrica Sistem srl, ditta appartenente al Consorzio.